Autore: jostmultimedia
me and you and everyone we know... suoniamo, scriviamo facciamo video, illustrazioni, eventi. laboratorio multimediale
TRUC @ Prosa & prosit 7 dicembre
Mercoledì 7 dicembre ore 21.00 TI RACCONTO UNA CANZONE ospite di PROSA & PROSIT a cura di Michela Valsecchi. Diretta online con la partecipazione di Marco Drago, Guido Michelone, Eleonora Serino, Nicolò La Rocca e Massimiliano Nuzzolo
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TRUC @ Quarto Racconta
Ti racconto una canzone @ Mei 2 ottobre ore 15.00
Ti racconto una canzone sul Gazzettino
TRUC su Nuova VE, Tribuna tv e mattino pd
Niccolò Mennito Ippolito recensisce “Ti racconto un canzone” su Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Mattino di Padova
L’ultimo disco su Giuditta legge
Andrea Cabassi recensisce su GIUDITTA LEGGE il romanzo “L’ultimo disco dei Cure”
COLONNE SONORE DELLA VITA
Massimiliano Nuzzolo L’ultimo disco dei Cure (Arcana edizioni)
Da giovani la nostra vita è accompagnata da colonne sonore, soprattutto le nostre storie d’amore dell’adolescenza e della giovinezza. Ricordo ancora amori accompagnati dalle note di “Space Oddity” e “Life on mars” di David Bowie; di lenti ballati stretti sulle note di “Angie” dei Rolling Stones. O viaggi verso il mare ascoltando gli Eagles di “Desperado”, il Bob Dylan di “Knocking out on heaven doors” o, a volte, le sperimentazioni di Brian Eno e Lou Reed. E tante, tante altre canzoni, note, ritmi in tempi che sembrano accavallarsi. In realtà ogni storia aveva la sua canzone, le sue canzoni, la sua colonna sonora. E riascoltare ora quei ritmi, quelle note ci rammenta vicende che ci passano davanti in immagini come se vedessimo un film. Per ogni storia e la sua canzone si potrebbe scrivere un racconto intrecciando memoria, letteratura, musica, vita. In fondo è quello che fa – in verità fa molto di più, regalandoci un romanzo bello e coinvolgente – Massimiliano Nuzzolo con “L’ultimo disco dei Cure” (Arcana 2020).
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La Verità dei topi su ènordest
Annalisa Bruni recensisce splendidamente su èNordest il romanzo “La verità dei topi” di Massimiliano Nuzzolo
Nuzzolo e il suo thriller dove i topi sono sinceri
I topi, che siano grossi ratti immondi o deliziose creaturine di campagna, sono stati molto spesso oggetto, diretto o indiretto, della narrazione sia letteraria che cinematografica, campeggiando anche sul frontespizio di romanzi come Uomini e topi di John Steinbeck e Il dio dei topi, di Barbara Codogno, o di graphic novel come Maus di Art Spiegelman, o di saggi come L’uomo dei topi di Sigmund Freud (quinto volume dei casi clinici), per fare solo qualche esempio. Possono suscitare tenerezza come i topolini protagonisti di scene indimenticabili di film di animazione disneyani oppure ribrezzo e orrore come nella scena conclusiva di Nosferatu di Werner Herzog.
In generale, però, il topo, nella sua immagine meno edulcorata, diventa simbolo inquietante, strumento di angoscia e disgusto e Massimiliano Nuzzolo lo sa bene. Nel suo romanzo più recente, La verità dei topi…
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L’agenzia della buona morte, di Massimiliano Nuzzolo
Lo studio televisivo rifulge di luce calda e accogliente. L’atmosfera, creata ad arte, deve simulare e ricreare l’accoglienza di un salotto di casa. A lui fa l’effetto opposto, però. In quel turbinio di luci, colori, vociare, attrezzature ha quasi la nausea e un lieve giramento di testa. Chi invece si muove perfettamente in quello studio è lei, la padrona di casa, Carla, colei che tra un po’ lo intervisterà dopo che grazie alla sua “Agenzia della buona morte” è diventato suo malgrado una vera e propria celebrità. Lui la guarda nella sua bellezza statuaria mentre riordina i fogli sulla sua cartellina. Lo tramortisce con un semplice sorriso mentre solleva gli occhi e gli fa il cenno che fra un po’ si comincia. I suoi tre amici sono seduti tra il pubblico e ciascuno a…
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L’ultimo disco su BRESCIAOGGI
Paolo Laffranchi recensisce su BRESCIA OGGI “L’ultimo disco dei Cure” di Massimiliano Nuzzolo (Arcana)
“Ci sono i GentlemenTakePolaroid e c’è Discoring: suggestioni made in Japan, nostalgie catodiche ’70/80. Joy Division come i Jesus and Mary Chain, My Bloody Valentine […] un immaginario notturno e sfumato, slanci luminosi che fendono oscuri silenzi […] È «L’ultimo disco dei Cure», di Massimiliano Nuzzolo…”
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